Ogni giorno circa 8,5 milioni di caregiver si prendono cura di persone con disabilità, non autosufficienti, anziani, persone che hanno bisogno di cure
Ogni giorno genitori, figli, fratelli, partner, amici si prendono cura di una persona in difficoltà. Persone con disabilità, non autosufficienti, anziani. Persone che hanno bisogno di cure o supporto per le proprie attività quotidiane di cura personale o per altre necessità. Chi si prende cura di loro è un caregiver. Spesso si tratta di un familiare convivente. Persone che in Italia sono considerate invisibili. O meglio non sono considerate. Una stima non ufficiale ne conta 8,5 milioni. Non sempre persone anziane. Sono più di 390 mila i giovani caregiver tra i 15 e i 24 anni.
Essere caregiver non è una scelta. Lo si diventa. Dopo anni di lotta la figura del caregiver ancora non è realmente riconosciuta. Nel 2014 l’Emilia-Romagna ha riconosciuto questa figura. A livello nazionale nonostante l’istituzione del Fondo di vita indipendente, il disegno di legge numero 1461 è ancora fermo all’11esima commissione del Senato. La proposta prevede una “prima fase di normazione, finalizzata al riconoscimento e alla tutela del lavoro svolto dal caregiver familiare”. Sono molte le organizzazioni che si occupano di persone con disabilità che sono state ascoltate in merito al disegno di legge. Tra queste anche Cittadinanzattiva.
Proprio l’associazione ha lanciato un questionario per chiedere ai caregiver di raccontare la propria storia, il proprio impegno. Quello che in molti casi si sostituisce al lavoro, per le diverse necessità che possono avere le persone che si assistono. I dati saranno anonimi.
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