La proposta di legge del consigliere Antonio Mumolo, che è anche presidente dell’associazione Avvocato di Strada, per la salute dei senzatetto
Nella nostra quotidianità ci sono degli aspetti che diamo per scontati. Non solo per noi stessi. Ma per l’intera popolazione. Come poter accedere alle cure, almeno del medico di medicina generale. Ma non è così per tutti. Ci sono cittadini che non ne hanno diritto. Tra questi gli irregolari ed i senza fissa dimora. Questi ultimi possono usufruire solo dei servizi del Pronto Soccorso, in casi di urgenza. Ciò comporta allo Stato una spesa media annua che va dai 150 ai 400 euro. Secondo Il Quotidiano Sanità il medico di base mediamente costa alle casse pubbliche 44 euro annui per ogni cittadino. Dunque è più economico ed è un presidio di prossimità.
Il consigliere della Regione Emilia-Romagna, Antonio Mumolo, ha presentato una proposta di legge per consentire l’assegnazione di un medico di base alle persone senza fissa dimora. La proposta di Mumolo, che è anche presidente dell’associazione Avvocato di Strada, prevede che questi cittadini siano segnalati all’azienda sanitaria locale dai servizi sociali che, a loro volta, provvederanno ad assegnare un medico di base, così da consentire la prenotazione di esami e visite specialistiche, oltre che di cure e prescrizione di farmaci.
Quella proposta dal consigliere regionale del Pd è la «prima legge regionale in questo senso: se qualcosa il Coronavirus ci ha insegnato è l’importanza della salute intesa come diritto collettivo e non solo individuale perché se non si curano tutte le persone ne soffriamo tutti e non solo chi non riesce a ottenere le cure. L’obiettivo di questa legge – ha detto Mumolo – è quella di ampliare la platea di coloro che possono esercitare il diritto alla salute». Apprezzamenti alla proposta di legge sono arrivati da Federico Alessandro Amico di ER Coraggiosa e da Lia Montalti del Partito Democratico. Ora la palla passa al Consiglio regionale.
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