Giacomo Di Foggia ha raccontato la sua esperienza alla cavea dell’auditorium Parco della Musica di Roma
Nei giorni scorsi diverse testate hanno ripreso il post di Giacomo Di Foggia, 37enne romano che ha denunciato il trattamento discriminatorio al quale le persone disabili sono sottoposte ai concerti. Nello specifico il ragazzo ha raccontato la recente esperienza personale alla cavea dell’auditorium Parco della Musica di Roma, dove si è recato per il concerto di Ben Harper. Le persone con disabilità motoria ed il loro eventuale accompagnatore, vengono fatte accomodare in un piccolo, fatiscente palchetto. Costruito con tubi metallici e assi di legno, questo spazio si trova sopra alla gradinata più alta.
Quella di Giacomo è solo una delle numerose denunce che riguardano situazioni simili. Basta andare sul gruppo Facebook Ancheinsottoilpalco per trovarne decine. Sono moltissimi i luoghi come teatri, auditorium, stadi, cinema, arene in cui le persone disabili sono costrette in dei veri e propri ghetti. Non solo perché sono scomodissi e sono dedicati a loro, ma anche perché visibilità e acustica sono decisamente ridotte.
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Sul gruppo sono raccontate anche esperienze positive. L’ultima è di tre giorni fa. Katia Tonoli, fan sfegatata dei Planet Funk, li segue in tante tappe, e ogni volta riesce a trovare una sistemazione dignitosa. Stesso discorso per i concerti che si sono tenutosi sul lungomare di Pisa questa estate: tutti accessibili.