Lo prevede l’ultimo dpcm
Il dpcm che regole le riaperture a partire dal 18 maggio è arrivato in Gazzetta Ufficiale solo nella serata di ieri. Tra le norme contenute nel decreto ce ne sono alcune riferite alle persone con disabilità. Una, quella contenuta nell’articolo 9, regola il distanziamento sociale. Lo riduce rispetto al metro previsto per gli altri.
«Le persone con disabilità motorie o con disturbi dello spettro autistico, disabilità intellettiva o sensoriale o problematiche psichiatriche e comportamentali o non autosufficienti con necessità di supporto, possono ridurre il distanziamento sociale con i propri accompagnatori o operatori di assistenza, operanti a qualsiasi titolo, al di sotto della distanza prevista», si legge nel decreto.
Gli operatori, i familiari e le stesse persone con disabilità sanno che anche in questi quasi tre mesi di lockdown è stato impossibile o quasi rispettare quella distanza. Il decreto profila però un altro problema. Al comma 2 dell’articolo 3 esonera dall’obbligo di indossare la mascherina a soggetti con forme di disabilità non compatibili con l’uso continuativo. Sarà dunque necessario effettuare test sierologici alle persone con disabilità, ai loro famigliari e agli operatori per monitorare nel tempo la diffusione del virus.