L’urna di sabbia è completamente biodegradabile e idrosolubile
La riconversione verde deve riguardare tutti i settori. Anche quello dei funerali. La ditta di Gennaro Tammaro su questo aspetto sta lavorando da tempo. In passato aveva lanciato l’urna che, piantata, diventava un albero. In questi giorni ha lanciato un nuovo prototipo di urna green. In questo caso si tratta di un’urna di sabbia, pensata per la dispersione delle ceneri in mare senza inquinare. Il reliquiario è completamente biodegradabile e idrosolubile.
«Almeno una persona su tre sceglie questa soluzione per i propri cari che sono stati cremati. Questa è la dimostrazione che davanti alla possibilità di compiere un piccolo grande gesto di responsabilità nei confronti del pianeta, i napoletani rispondono. Basta solo dargliene l’opportunità», ha detto Gennaro Tammaro.
L’azienda Tammaro è la prima in Campania ed una delle prime in Italia ad utilizzare questo prototipo. Un prodotto importato dall’estero per promuovere le onoranze funebri ecosostenibili. In altri Paesi è una pratica utilizzata già da tempo. Così come altre che rispettano l’ambiente. Negli Stati Uniti la cremazione viene realizzata attraverso l’idrolisi alcalina che riduce le emissioni del 90 percento. In Canada vengono utilizzate bare di cartone, mentre in Gran Bretagna in bambù.
«Quello dei funerali green – ha detto Tammaro – è un tema non più procrastinabile. Si guardi fuori dai confini italiani. In Italia, invece, siamo all’anno zero: è bene che gli impresari funebri inizino a essere il baluardo verso la diffusione di queste best-practice. È il Pianeta che ce lo chiede»..