I numeri del rapporto dell’Eige confinano l’Italia al 14esimo posto tra i Paesi Ue nella classifica dell’indice sull’uguaglianza di genere
Le donne guadagnano meno degli uomini. Hanno minori possibilità di fare carriera. Spesso sono costrette ad abbandonare il lavoro per dedicarsi ai figli e alla casa. Le donne sono occupate principalmente nei settori dove le retribuzioni sono più basse, come la scuola. Ed anche a parità di ruolo, in qualsiasi settore, guadagnano meno degli uomini. Solo il 28 per cento di donne ricopre ruoli manageriali. In caso di contratti da dirigente la percentuale si abbassa al 19. Questi i dati principali emersi dal rapporto dell’Eige (European Institute for Gender Equality).
Numeri che confinano l’Italia al 14esimo posto tra i Paesi Ue nella classifica dell’indice sull’uguaglianza di genere. L’indagine ha inoltre evidenziato che solo il 14 per cento delle imprese sono a conduzione femminile. Di queste il 21 per cento opera nel settore tessile. Il 19 per cento di queste si concentra nel Mezzogiorno. Unica nota positiva è che il 66 per cento delle imprese femminili ha una propensione alla transizione sostenibile contro il 34 di quelle a guida maschile.
Colmare il gender gap avrebbe un impatto positivo anche sul Pil, con una crescita valutata tra il 9 e l’11 per cento.