Per far fronte a questa emergenza e ai bisogni dei senza fissa dimora la cooperativa Piazza Grande di Bologna ha lanciato la campagna Mandateci a quel paese
Le persone che vivono in strada si trovano senza un posto in cui ripararsi. L’estate è una stagione difficile da vivere in strada quasi quanto l’inverno. L’accesso all’acqua da bere e ripararsi dal sole sono solo due delle principali difficoltà che vivono le persone senza fissa dimora. Per far fronte a questa emergenza la cooperativa Piazza Grande di Bologna ha lanciato la campagna Mandateci a quel paese. Nata per individuare i bisogni materiali degli homeless che vivono in città, la campagna è articolata come raccolta fondi, necessaria per dare risposte a questi bisogni.
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La campagna ha tre obiettivi specifici. Il primo è acquistare borracce da donare alle persone senza dimora. Coprire il costo di una camera d’albergo per ospitare una persona senza casa nei giorni più caldi. Ed ancora sostenere una quota della vacanza di gruppo che la cooperativa intende organizzare per alcune persone accolte nelle strutture che gestisce a Bologna. «Spesso sentiamo usare, nel dibattito cittadino sulle persone che dormono in strada, la parola decoro riferita alle strade, a un marciapiede, alla spazzatura e alla persona accovacciata sotto al portico, trattate allo stesso modo. Vorremmo poter sostituire, in questa discussione, il decoro con la dignità e i diritti, parlare di persone, e dei loro bisogni, e non di marciapiedi», ha sottolineato la presidente della cooperativa Piazza Grande, Ilaria Avoni.
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