Si è laureato a Padova prima di cominciare la carriera tra America ed Europa
E’ l’italiano Mauro Ferrari il presidente del Consiglio europeo della ricerca (Cer). Il suo mandato partirà il prossimo primo gennaio 2020 allo scadere del mandato dell’attuale presidente, il professor Jean-Pierre Bourguignon, responsabile del finanziamento della ricerca scientifica di frontiera guidata dagli investigatori in Europa.
Lo scienziato italiano ha una carriera accademica illustre: dopo la laurea in matematica all’Università di Padova e il master, consegue il Ph.D. in ingegneria meccanica all’Università della California a Berkeley e studia medicina presso la Ohio State University. A Berkeley ritorna come professore associato in Scienza ed Ingegneria dei Materiali e in Ingegneria Civile ma il suo obiettivo è la ricerca sulle nanotecnologie e nel campo della bioingegneria applicate in medicina per combattere il cancro. Oggi è presidente e Ceo del Houston Methodist Research Institute in Texas e della The Alliance for NanoHealth.
Il suo arrivo al Cer si sovrappone a un momento delicato per il suo sviluppo. Pare infatti che Horizon Europe salvaguarderà l’indipendenza del Cer nell’ambito del consiglio scientifico e manterrà la sua attenzione esclusiva sull’eccellenza scientifica. La Commissione europea ha proposto un aumento significativo del bilancio per il Cer da 13,1 miliardi di euro nel periodo 2014-2020 a 16,6 miliardi di euro per il 2021-2027. Per l’Italia aver dato i natali al luminare Ferrari sarà sempre motivo di vanto ed orgoglio. Oggi più che mai.