L’eco menù di Greenpeace

L’eco menù di Greenpeace

Il modello rilanciato è quello della dieta mediterranea

Dieci consigli per una spesa amica del clima e del pianeta. L’eco menù di Greenpeace prevede l’aumento di verdure e proteine vegetali, la riduzione di prodotti di origine animale e la riduzione al minimo di imballaggi. L’associazione sottolinea che il cibo «è sempre più al centro della nostra attenzione» e che c’è da tenere a mente la questione dei cambiamenti climatici e della sostenibilità ambientale.

L’associazione evidenzia che è necessario «un impegno quotidiano per combattere i cambiamenti climatici, ma anche per mandare un messaggio all’intero sistema agroalimentare, nel quale pochi grandi attori fanno profitti sempre più grandi, mentre le piccole aziende spariscono». Oltre ciò Greenpeace ricorda che il sistema alimentare è responsabile di circa un quarto delle emissioni di gas serra. Un particolare peso specifico di questo fenomeno è da attribuire all’elevato consumo di prodotti di origine animale e cibi ultra-processati.

«Come consumatori possiamo fare molto per invertire questa tendenza attraverso le nostre scelte quotidiane», sottolinea la responsabile della campagna agricoltura di Greenpeace Italia, Federica Ferrario. La stessa sottolinea che è invece compito della politica fare «scelte chiare ed efficaci: utilizzare i fondi pubblici della politica agricola comune per il sostegno delle produzioni ecologiche e non per quelle intensive, approvare una normativa europea per fermare il commercio di materie prime prodotte distruggendo le foreste, e impegnarsi ad istituire una rete di santuari marini per proteggere almeno il 30 per cento dei nostri mari».

IL DECALOGO
Il modello rilanciato da Greenpeace è quello della dieta mediterranea. Si parte da frutta e verdura di stagione, biologica e locale. Lo stesso vale per il pesce. Poi la riduzione della carne e l’acquisto di uova da allevamento biologico all’aperto. Limitazione di latte e derivati. Scegliere la qualità invece della quantità. Eliminare mode alimentare e preferire le proteine vegetali. Più prodotti sfusi e meno cibi processati.

Redazione
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