Nel torinese 37.367 persone percepiscono reddito o pensione di cittadinanza. Oltre la metà del totale del Piemonte (61.762). Le richieste continuano a crescere. Così come sono molte le domande per il reddito di emergenza. La cassa integrazione in deroga ha coinvolto 92mila persone. I buoni spesa stanziati durante l’emergenza da Covid-19 sono stati pari a 4 milioni e 252mila euro. 11.705 le famiglie sostenute. 15mila sono state sostenute dal progetto Torino Solidale. Molto spesso si tratta di nuovi poveri.

Numeri, questi, che certificano i pesanti strascichi lasciati dall’emergenza. A questi si aggiungono le persone in difficoltà già prima della pandemia. Come i senzatetto, che a Torino sono circa 2.500. In aumento anche le persone che si rivolgono alle mense. Secondo la Caritas diocesana nei mesi di marzo ed aprile è stato registrato un incremento dell’80 per cento. Triplicate anche le persone che si sono rivolte al centro di ascolto diocesano Le due tuniche. Dalle mille dello scorso anno alle 3mila nello stesso periodo del 2020.

Situazione analoga anche a Roma. Nella capitale sono circa 7mila i nuclei familiari che hanno contattato il centralino della Caritas diocesana. 6mila quelli che stanno ricevendo i pacchi alimentari nei 30 centri della Comunità di Sant’Egidio. Anche gli empori solidali hanno visto crescere esponenzialmente le richieste. Dalle 50 tessere in media dello scorso anno si è passati alle circa 400 per ognuno dei 5 empori. Anche a Roma sono in aumenti i senza fissa dimora (da 16 a 20mila) e le persone che chiedono aiuto perché non riescono a coprire i costi di affitto e bollette.