La scorsa settimana Elia ha firmato il suo contratto di lavoro presso il centro sportivo di Porto Fuori di Ravenna
Il decreto Milleproroghe del 2017 ha introdotto l’obbligo per le azione che occupano da 15 a 35 dipendenti, di assumere un lavoratore con disabilità. Un obbligo che era già previsto dalla legge n. 68 del 12 marzo 1999. A differenza della legge in vigore da circa 20 anni non è più necessario che l’azienda assuma un nuovo dipendente per contrattualizzare una persone con disabilità. Per le aziende che non ottemperano questo obbligo sono previste delle pene pecuniarie. Diverse aziende hanno preferito pagare la multa piuttosto che ottemperare agli obblighi di legge.
Il mercato del lavoro è anche pieno di esempi di aziende che rispondono alle disposizioni statali. Anche durante la pandemia. La scorsa settimana l’Aquae Sport Center di Porto Fuori di Ravenna ha assunto a tempo determinato un lavoratore con disabilità. Elia, 24enne con la sindrome di Down, completa così il percorso avviato con l’azienda attraverso un tirocinio. In questi anni Elia ha lavorato alla manutenzione dei campi sportivi, degli spazi verdi ed è stato abilitato all’uso del trasporto pubblico in autonomia.
LEGGI ANCHE: Un contratto a tempo determinato per Davide
Un percorso nato grazie al Programma Sperimentale Centrato sul Destinatario per Persone con Disabilità Intellettiva attivo a Ravenna. Un tirocinio rinnovato a spese dell’azienda, mentre nella prima fase il compenso era corrisposto dagli enti pubblici aderenti al progetto. «Consapevoli della criticità economica del momento vissuta dalle aziende, questa assunzione va doppiamente valorizzata, in quanto anche frutto della costanza con cui l’azienda ha cercato di ottenere le condizioni fiscali che consentissero l’assunzione. Elia è consapevole del cambiamento e non trattiene l’emozione: ne parla continuamente, fa progetti per il futuro», raccontano i genitori di Elia, Tiziana Grilli e Gabriele Bazzocchi, rispettivamente presidente nazionale e presidente di Aipd Ravenna.