Lo ha detto l’ex allenatore Ulivieri nel corso del convegno Razzismo e discriminazione nel calcio
Il tema del razzismo, e soprattutto del contrasto, in questi giorni è al centro della cronaca napoletana. E’ infatti in corso nel capoluogo campano il Football Leader No Racism. Lunedì il torneo di calcio a sette presso il centro sportivo Arci Scampia. Ieri la premiazione dei partecipanti. Oggi il convegno Razzismo e discriminazione nel calcio.
Tra gli ospiti di questa tre giorni l’ex allenatore, oggi presidente dell’Aiac, Renzo Ulivieri. Nel corso del suo intervento di stamattina all’Università Federico II di Napoli, Ulivieri ha raccontato un fatto di cronaca legato al razzismo che lo ha riguardato personalmente.
«Su un autobus in Toscana tre bambini, tre miei nipoti di colore, sono stati fatti scendere dal mezzo per un biglietto sbagliato», racconta Ulivieri. Il presidente dell’Aiac specifica che anziché da 1.50 euro i ragazzi avevano acquistato i titoli di viaggio da 1.20 euro. «L’autista – aggiunge Ulivieri – li ha abbandonati per strada e nel bus nessuno ha detto nulla. Perciò ho paura. Il razzismo nel calcio è solo una manifestazione. Noi possiamo fare errori d’insegnamento tecnici e tattici, ma non possiamo mai farli d’umanità».