Potranno fare visita ai detenuti i soli familiari che vivono nella stessa provincia del carcere
Come in Italia anche in Spagna riprendono i colloqui in presenza nelle carceri. Nel Paese iberico riprenderanno a scaglioni. Il provvedimento interesserà le 43 carceri che si trovano in territori che sono passati alla fase 1 dell’emergenza. Per ora però nessun contatto fisico. La circolare delle Istituzione Penitenziarie spagnole parla chiaro. Le visite saranno effettuate in stanze con pareti divisorie. Inoltre, per poter accedere all’istituto penitenziario, i familiari che si recheranno per fare ai detenuti dovranno indossare obbligatoriamente mascherina e guanti.
Potranno fare visita ai detenuti i soli familiari che vivono nella stessa provincia del carcere. Eventuali misure diverse saranno adottate con l’evoluzione della diffusione del Coronavirus. Per quanti non potranno tornare a fare visita in presenza sarà ancora attivo il servizio di videochiamate istituito a seguito della chiusura del 12 marzo scorso. Le restanti 28 dovranno attendere di passare dalla fase 0 alla fase 1. Tra questi ci sono 8 dei 9 istituti di pena della Catalogna. Ancora nella fase 0 anche le carceri di Madrid e Castilla y León.
Discorso diverso per i detenuti che potevano usufruire di permessi speciali per malattia o morte di un familiare o la nascita di un figlio. A loro sarà l’istituto a fornire una mascherina per affrontare il viaggio per recarsi a casa. Questi detenuti dovranno firmare il consenso a restare 14 giorni in isolamento al rientro in carcere. Sarà l’istituto a valutare ogni singolo caso. Così come nei casi si semi libertà. Qualche giorno fa il ministero dell’Interno ha scritto ai 13 centri di inserimento sociale e alle 23 sezioni aperte delle carceri chiedendo che siano le strutture di detenzione a valutare i singoli casi.