Il prefetto di Napoli, Marco Valentini, e il direttore della Masseria Antonio Esposito Ferraioli, Giovanni Russo, raccontano l’inizio dei lavori
Poco dopo le 10 di mercoledì 22 settembre il Prefetto di Napoli Marco Valentini ha posto simbolicamente la prima pietra della ristrutturazione della Masseria Ferraioli. Il bene confiscato più grande dell’area metropolitana di Napoli potrà essere definitivamente restituito alla cittadinanza. L’assegnazione ai soggetti gestori era avvenuta nel 2017. Seguita dall’aggiudicamento di un Pon Legalità del valore di 1.497 milioni di euro. La caparbietà del direttore della Masseria Antonio Esposito Ferraioli, Giovanni Russo, ha permesso che il progetto partisse. Quasi a scadenza. Se il cantiere non fosse stato inaugurato ieri, sotto l’amministrazione del commissario prefettizio Anna Nigro, forse i lavori non sarebbero mai partiti.
Con la passata amministrazione, poi sciolta, erano stati diversi gli intoppi burocratici che non avevano consentito l’avvio del cantiere. Finalmente la Masseria Antonio Esposito Ferraioli potrà ospitare un a casa accoglienza per donne e bambini vittime di violenza. Ed ancora aule di formazione ed una bouvette per consentire l’inserimento lavorativo di soggetti svantaggiati. Progetti che si andranno ad intersecare con quelli già in atto, come l’assegnazione di circa 300 orti urbani, la cui maggioranza a cittadini afragolesi. Dal 1996, anno della confisca del bene al clan Magliulo, il bene confiscato più grande dell’area metropolitana di Napoli terminerà il ciclo naturale previsto dalla legge: la creazione di economia sociale. Il piano dei lavori prevede la consegna della struttura fra 210 giorni. Sette mesi in cui il Prefetto Valentini ha detto che seguirà con attenzione gli sviluppi dei lavori. E con lui anche il mondo del terzo settore.
@ciro_oliviero