Le associazioni di categoria, tra le quali la Fish, hanno delle riserve sul testo del disegno di legge
Il 17,4 per cento della popolazione è caregiver. Oltre 8,5 milioni di persone che accudiscono un familiare. Spesso si tratta di anziani. Ma è in aumento il numero dei giovani. Secondo Cittadinanzattiva più di 390 mila sono ragazzi dai 15 e i 24 anni. Nonostante il riconoscimento della figura del caregiver risalga a tre anni fa ancora non esiste una legge. Due anni fa è stato anche istituito un fondo, ma il disegno di legge n. 1461 ancora non è stato discusso dalle Camere.
La commissione Lavoro del Senato, dove è in discussione il ddl, ha fissato la data ultima per la presentazione di eventuali emendamenti al 22 luglio. Quello al vaglio è un testo condiviso da tutte le forze politiche rappresentate in commissione. Ma le associazioni di categoria hanno delle riserve. Tra queste le Fish che durante l’audizione di marzo in commissione presentò diverse proposte di correzione al testo.
«Ci sono aspetti da chiarire e da definire perché sono decisivi per i diritti dei caregiver e investono non solo i servizi sociali e sanitari che devono diventare livelli essenziali di assistenza», ha detto il presidente di Fish. Per Vincenzo Falabella è «anche indispensabile rafforzare le altrimenti limitatissime coperture previdenziali e introdurre misure di tutela assicurativa e per malattie, infortuni e tecnopatie. E per questo è necessario anche chiedere maggiori risorse che ora non ci sono. Ci vogliono coraggio, determinazione e risorse».
Stefano Malla