L’Italia ha capito che per avere un futuro deve investire nella sostenibilità. E farlo in settori strategici e di alto consumo, significa incidere in maniera importante nella riduzione del consumo energetico, nelle emissioni di Co2. Uno dei settori maggiormente incidenti è quello dei trasporti. E nello specifico del trasporto aereo. La società che sta investendo maggiormente in questa direzione è Aeroporti di Roma. L’aeroporto di Fiumicino quello che ha ottenuto i migliori risultati in Europa degli ultimi tre anni. Oltre 54 miliardi di euro di ricchezza generata, anche grazie alla riduzione del 50 per cento del consumo energetico per passeggero in 10 anni. La struttura recupera il 98 per cento dei rifiuti prodotti in aeroporto. Il triplo rispetto al 2012. Fiumicino è il primo aeroporto in Europa ad ottenere la massima certificazione Aca 4+ in materia di abbattimento di emissioni di gas serra.

Questi dati fanno di Fiumicino uno degli aeroporti più green al mondo. Resta però ancora lontano lo standard raggiunto dallo scalo di San Francisco, che ha vietato la vendita di acqua in plastica già dal 2014. L’aeroporto statunitense ha inoltre installato pannelli solari ed imposto l’utilizzo di stoviglie biodegradabili. L’Italia resta indietro anche perché deve ancora approvare i decreti attuativi della direttiva europea Single use plastic, nonostante l’abbia recepita. Resta però positiva l’esperienza di Aeroporti di Roma che, come ha spiegato l’ad Marco Troncone, sta lavorando per un ulteriore svolta green. Come la dotazione di carburanti ecosostenibili ai vettori aerei.

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