L’accordo tra ministero della Giustizia ed Enel
Ministero della Giustizia ed Enel hanno sottoscritto un protocollo d’intesa per la formazione professionale dei detenuti. Ieri, a siglare l’accordo Mi riscatto per il futuro, c’erano il ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede, e l’amministratore delegato di Enel, Francesco Starace. Il progetto punta a realizzare un programma formativo qualificante in favore dei detenuti, finalizzato all’acquisizione di competenze spendibili nel mondo del lavoro.
Enel non è nuova ad esperienze di formazione professionale per categorie svantaggiate. Grazie a questo accordo andrà a supportare il dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria del ministero della Giustizia nello sviluppo di attività che possano ridurre il rischio di recidiva e favorire il reinserimento nella società dei detenuti quando avranno scontato il proprio debito con la giustizia. Non solo Italia. L’accordo prevede la possibilità di sviluppare ulteriori progetti in campo internazionale. Tra questi figura uno all’interno del progetto di implementazione del lavoro di pubblica utilità nel sistema penitenziario di Città del Messico.
«Il nostro impegno – ha detto Bonafede – non mira solo alla rieducazione del detenuto ma comprende anche la sicurezza della collettività, perché quando un detenuto esce dal carcere, grazie a progetti come questo, difficilmente torna a delinquere». Si è detto orgoglioso l’ad di Enel, sottolineando che questa azione comune può «ridurre il rischio di incorrere negli stessi errori del passato. I progetti che saranno sviluppati grazie al protocollo confermano l’impegno che Enel si è assunta per il raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite, in particolare per una crescita e una istruzione eque e inclusive».