Professionisti i ricercatori hanno scritto a Vittorio Colao
L’attuale gestione dell’emergenza sanitaria ha rivoluzionato le vite. Le abitudini quotidiane di ognuno sono state stravolte. Uno shock inatteso necessario per contenere il virus. Per il futuro sarà necessario rivedere i nostri comportamenti sociali. Il governo italiano sta lavorando al dopo lockdown. La scorsa settimana il premier Conte ha nominato una task force di esperti in materia economica e sociale. A guidarla l’ex ad di Vodafone Vittorio Colao.
Proprio a Colao ha scritto un gruppo di professionisti e ricercatori nell’ambito del design, innovazione dei servizi e delle politiche urbane. Salvatore Di Dio e Domenico Schillaci (Push), Daniela Patti (Eutropian), Silvia Remotti (Paco Design Collaborative), Giuseppe Colistra (GreenShare), Barbara Marcotulli (Absolute People), Simone d’Antonio (Urbact National Point), Vincenzo Di Maria e Claudia Busetto (commonground srl), Raffaele Boiano (FifthBeat) e Matteo d’Aloja (Head of External Relations & Communications di Ghella SpA), Luca Studer (Politecnico di Milano – Laboratorio Mobilità e Trasporti).
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Con queste lettera gli scriventi propongono di sperimentare la ripresa del trasporto pubblico locale in una o più città. Una laboratorio per una sperimentazione. Per ripensare il tpl. L’alternativa è quella su cui stanno ragionando alcune città. Ovvero sviluppare nuove piste ciclabili. Al contempo però cresce l’idea di invogliare le persone ad utilizzare mezzi propri per garantire maggiore sicurezza. Ed in Italia, in Europa seconda solo al Lussemburgo per numero di auto ogni mille abitanti, potrebbe essere un serio problema.
«Se non proviamo adesso a sostenere i sistemi locali di mobilità sostenibile e di trasporto pubblico stiamo letteralmente innescando una bomba ecologica e sociale. Le ripercussioni saranno gravi anche sulle politiche per la ripresa economica, basti solo pensare l’impatto nell’ambito del lavoro, della logistica, del turismo», si legge nella lettera.
Secondo i professionisti che hanno scritto a Colao è necessario avere «il coraggio di investire nell’innovazione dei sistemi di trasporto pubblico, accessibile e condiviso. Il coraggio di affrontare la mobilità pubblica e sostenibile come esperienza e non semplicemente come equazione fra domanda e offerta». Gli scriventi si sono resi disponibili ad affiancare la task force su questo aspetto.