L’intervista all’eurodeputata di Fratelli d’Italia-Ecr e componente dell’intergruppo del Forum europeo della disabilità e di Autism Europe
Nel 2022 sono state assegnate 45 bandiere lilla, destinate ai comuni accessibili alle persone con disabilità. In Italia ci sono 7.904 comuni. Quelli giudicati accessibili sono quelli lo 0,57 per cento. Numeri più che bassi. Ed in rappresentanza di sole 15 regioni. Ci sono degli esempi positivi di turismo accessibile. Come le spiagge di Ischia. Ma sono ancora poche per l’eurodeputata di Fratelli d’Italia-Ecr Chiara Gemma. Per la componente dell’intergruppo del Forum europeo della disabilità e di Autism Europe «in Italia e, in particolare, nel Mezzogiorno sono ancora poche le spiagge inclusive. La settimana scorsa è stata inaugurata la spiaggia di Agropoli con il Seatrac, il dispositivo che accompagna oltre la battigia le persone con difficoltà di deambulazione».
«In Puglia sono spesso le associazioni che spingono affinchè ci sia rigore verso l’abbattimento delle barriere, ma devo dire che i limiti architettonici sono un problema atavico anche nelle varie città europee», dice a dalSociale24 Chiara Gemma. «Durante la mia esperienza in Europa ho verificato, con l’aiuto di Sabrina Rizzo dell’associazione Portatori sani di sorrisi che anche le più grandi città europee, come Bruxelles, sono poco accessibili alle persone con disabilità», aggiunge l’eurodeputata. Proprio quell’associazione ha ottenuto dal Comune di Nardò la donazione di una passerella, di sedie Job e Tuareg, oltre a bagni attrezzati e docce per persone con ridotta mobilità.
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Per Chiara Gemma l’impegno del governo su questa materia sta andando verso la direzione giusta. A partire dalla proposta di legge, attualmente in discussione in commissione, del deputato dio FdI Gianluca Caramanna che «si concentra sulle disposizioni in materia di turismo accessibile e di partecipazione delle persone con disabilità alle attività culturali, turistiche e ricreative», ha sottolineato la Gemma. Una pdl che si concentra, tra le altre cose, sulla formazione di nuovi professionisti del turismo accessibile, l’integrazione dei programmi didattici di istituti con indirizzo enogastronomia e ospitalità alberghiera.
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