Il docufilm del regista Romano Montesarchio, è prodotto da Gaetano Di Vaio per la Bronx Film Production
Durante la fase più acuta dell’emergenza sanitaria da Covid-19 Napoli è stata al centro del dibattito pubblico nazionale. Un medico del Pascale ha infatti sperimentato con successo un farmaco del virus. Paolo Ascierto ha utilizzato il Tocilizumab, un farmaco sperimentale che ha dato risultati maggiori di quelli aspettati. Riportando in auge uno slogan del nosocomio napoletano, ovvero 1+1=3. Slogan che è piaciuto al regista Romano Montesarchio ed al produttore Gaetano Di Vaio che lo hanno utilizzato come titolo del docufilm sul lavoro del medico del Pascale.
Il lavoro – ancora in fase embrionale – è stato presentato ieri a Giffoni Impact. 6 minuti che rendono l’idea del lavoro che Paolo Ascierto ha portato avanti in questi mesi e che continua a fare al Pascale. Lavoro che lo ha portato a diventare uno degli uomini simbolo dell’emergenza. Un riferimento per un modello di sperimentazione che ha dato risultati importanti.
Dopo la proiezione dell’anteprima del lavoro della Bronx Film Production Paolo Ascierto è stato insignito dal direttore Claudio Gubitosi e dal presidente dell’Ente Autonomo Giffoni, Pietro Rinaldi, del premio Giffoni50. «Un premio – ha detto Gubitosi – che diamo a persone per bene che fanno del bene. Noi, dottore Ascierto, ci fidiamo di lei e ci affidiamo a lei. Esempi come il suo aiutano a rendere la società più umana. Proprio come Giffoni vuole fare».
«Non avrei mai immaginato di trovarmi al centro di questa vicenda così difficile. Di mestiere faccio il medico ed il medico in genere cerca soluzioni. Se in un determinato momento e se in alcune circostanze si può essere utili e si ottengono risultati, allora si è soddisfatti del proprio lavoro», ha detto l’oncologo e ricercatore dell’Istituto nazionale Tumori Pascale di Napoli.