Molte città registrano il potenziamento delle reti ciclabili, ma ci sono da segnalare anche casi di peggioramento, come a Napoli
La pandemia ha contribuito in maniera importante all’incremento dell’uso della bicicletta. Nei primi mesi dello scorso anno gli italiani sulle due ruote a pedali sono passati dal 24,1 al 32,7 per cento. Nello stesso anno si è registrato il boom di vendite del mezzo con oltre 2 milioni di bici vendute (+17%). Fatti che hanno fatto registrare un miglioramento del tasso di mobilità sostenibile e che hanno portato ad un potenziamento delle reti ciclabili. Su tutti Milano, che ha registrato un implemento delle piste ciclabili di 67 chilometri. Ma anche Roma (+33 km), Genova (+25 km), Venezia (+18 km), Bologna (+16 km).
In occasione della Giornata Mondiale della Bicicletta del 3 giugno però ci sono da segnalare anche casi di peggioramento. Come a Napoli, dove l’associazione Fiab Napoli Cicloverdi segnala «l’incredibile peggioramento». I ciclisti lamentano in particolar modo la mancanza di sicurezza, l’assenza di manutenzione, di segnaletica, il pericolo della velocità di auto e motoveicoli, l’invasione di rifiuti e di auto in sosta sui percorsi ciclabili. Fiab Napoli Cicloverdi ha scritto al sindaco evidenziando queste criticità. A queste si aggiunge il fatto che «non è stato attuato nulla di quanto previsto e promesso nel giugno 2020 in sede di Tavolo della promozione della mobilità ciclistica da parte dell’amministrazione», sottolinea la presidente di Fiab Napoli, Teresa Dandolo.
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