Il 16 ottobre si celebra la Giornata mondiale dell’alimentazione che ricorre nel giorno del 74esimo anniversario della fondazione della Fao. In questa giornata le autorità locali e gli altri partner dell’organizzazione presenti in oltre 150 Paesi lanceranno appelli per aumentare l’attenzione per raggiungere l’obiettivo Fame Zero. Un obiettivo ambizioso che prevede, tra le altre cose, un accesso a diete sane e sostenibili. Ma anche di iniziare un percorso di riflessione su ciò che mangiamo.

Nel mondo ci sono 672 milioni di adulti e 124 milioni di giovani tra i 5 e i 19 anni obesi. A loro vanno sommati i 40 milioni di bambini sotto i 5 anni in sovrappeso. Ci sono poi 800 milioni di persone che soffrono la fame. In alcuni Paesi a basso reddito queste situazioni si sovrappongo. Non è dunque difficile trovare persone obese anche se soffrono la fame, in quanto riescono ad accedere solo a cibo spazzatura. La dieta scorretta è una delle principali cause di morte causando patologie cardiovascolari, diabete e alcuni tipi di cancro.

La campagna per la Giornata mondiale dell’alimentazione dello scorso anno ha raggiunto potenzialmente il 45 per cento in più di persone. Coinvolto il 30 per cento in più dei giovani grazie al concorso Poster della Giornata Mondiale dell’Alimentazione che ha visto la partecipazione di bambini di 117 Paesi. La campagna di quest’anno chiede che i governi aumentino la disponibilità e l’accessibilità a cibi diversi e nutrienti per garantire diete corrette e che affrontino la malnutrizione alle radici. E ancora che il settore privato rispetti le leggi e le norme relative alla nutrizione e che le persone siano attente alla salute e informate per modificare le scelte. La Fao è disponibile a fornire ai Paesi le prove sui molteplici aspetti della malnutrizione e a collaborare con loro per sviluppare risposte fattive.