Istituita nel 1994 per ricordare le Raccomandazioni dell’Unesco sullo statuto di insegnante
Indetta nel 1994 giunge alla sua 26esima edizione la Giornata Mondiale dell’Insegnante. La giornata venne istituita per ricordare le Raccomandazioni dell’Unesco sullo statuto di insegnante del 1966. Oggi si ricordano il ruolo degli insegnanti, il sostegno che devono ricevere dalla società e quello che devono dare agli studenti. L’insegnante è la figura più centrale nella crescita della persona. Svolge un ruolo fondamentale. Un ruolo spesso bistrattato. Soprattutto in epoca di emergenza sanitaria da Covid-19.
L’insegnamento non può e non deve essere esclusivamente un lavoro. Quella dell’insegnamento deve essere una missione – come poche altre professioni – legata alla crescita educativa degli studenti, sin da piccoli. Un compito ancor più arduo in questo periodo in cui distanziamento e mascherine la fanno da padroni. Anche il tema della giornata di quest’anno lo ricorda: “Insegnanti: gestire una crisi e immaginare un altro futuro”.
Per questo anno scolastico il governo ha concesso agli Uffici scolastici regionali di conferire incarichi temporanei. In molti casi – soprattutto per quel che concerne gli insegnanti di sostegno – non è ancora stato fatto. Tant’è che molti alunni con disabilità non hanno potuto riprendere regolarmente le lezioni in presenza, come più volte denunciato dalle associazioni delle persone con disabilità.