Durante la pandemia gli italiani hanno ridotto lo spreco alimentare dell’11,78 per cento rispetto all’anno precedente
8 italiani su 10 dichiarano di non gettare quasi mai il cibo. Le famiglie però rivelano che il valore del cibo che finisce settimanalmente nella spazzatura è di circa 4 o 5 euro. Questi i dati dell’Osservatorio Waste Watcher International di Last Minute Market e della campagna Spreco Zero diffusi in occasione dell’ottava Giornata nazionale di prevenzione dello spreco alimentare. Nel 47 per cento dei casi il cibo finisce nella spazzatura per dimenticanza. La perdita italiana vale 6 miliardi e 403 milioni di euro. Arriva a 10 miliardi di euro se si considerano anche le perdite in campo e lo spreco nel commercio e distribuzione. Solo in casa si sprecano 107 tonnellate di cibo. Il triste primato spetta al sud dove finisce tra i rifiuti il 15 per cento di cibo.
Una buona notizia c’è. Durante la pandemia gli italiani hanno sprecato l’11,78 per cento in meno dell’anno precedente. Complice verosimilmente l’obbligo di mangiare più spesso a casa. E per alcuni periodi esclusivamente. Ad aiutare la diminuzione dello spreco alimentare anche progetti come Too good to go e SquisEat. E anche le app di cibo last minute. In alcuni casi questa modalità aumenta però gli imballaggi. Questione che preoccupa il 57 per cento del campione intervistato.
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