I film in concorso potranno essere visionati dal 18 al 20 dicembre sulla piattaforma OpenDDB (Distribuzioni dal Basso)
Interi villaggi sospesi sugli alberi in una foresta nel cuore dell’Europa. L’inquinamento marino dovuto alle plastiche. I movimenti di lotta indigeni nel sud del Costa Rica. Questi sono alcuni dei temi al centro delle dodici pellicole in gara al Green Movie Film Fest. Per la prima volta online, causa pandemia, la rassegna giunge alla settima edizione. I film in concorso potranno essere visionati dal 18 al 20 dicembre sulla piattaforma OpenDDB (Distribuzioni dal Basso).
Un’occasione di riflessione sui temi della sostenibilità ambientale attraverso il racconto dei registi. Temi che devono essere al centro di un cambiamento socio-culturale. In questi mesi di pandemia l’ambiente è tornato centrale. Soprattutto durante il lockdown di primavera, quando il mondo si è reso conto che con la chiusura di molte fabbriche l’inquinamento diminuiva drasticamente. Uno studio della Società italiana di medicina ambientale ha addirittura certificato la correlazione tra inquinamento da smog e diffusione del Covid-19.
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Temi presenti all’interno della rassegna promossa da Pentapolis Onlus ed Eco in Citta. Il festival cerca di parlare soprattutto ai giovani, anche attraverso la scelta del linguaggio. Molte delle opere sono state realizzate da registi under 30. Tutti i registi sono italiani. Fuori concorso due pellicole che Green Movie Film Fest ha scelto di ospitare nell’ambito della collaborazione con la Libera Università del Cinema. Si tratta di Riciclove di Xiao Xang Duan e L’ottavo colle di Marcello Radice.