Non ha ancora compiuto 18 anni la giovane attivista svedese per il clima. Dall’estate 2018 è una icona del cambiamento possibile. Dal 20 agosto 2018 ha messo in piedi una rete che diventa ogni giorno più grande. Ha cominciato, da sola, a manifestare ogni venerdì, di ogni settimana, davanti al Parlamento svedese per protestare contro lo scarso impegno della politica sui cambiamenti climatici. A lei si sono aggiunti compagni di scuole, altri giovani europei e poi di tutto il mondo. Così è nato il movimento Fridays for future, che anche in Italia ha fatto molti proseliti.

In questi due anni Greta ha scalato le classifiche dell’apprezzamento a livello mondiale. L’attivista svedese ha perfino parlato all’assemblea Onu sul clima del settembre dello scorso anno. In quell’occasione Greta Thunberg ha rimproverato i leader mondiali, accusandoli di sottovalutare la gravità della situazione ambientale. Lo scorso anno ha incontrato anche altri leader come il presidente degli Stati Uniti Donald Trump e Papa Francesco.

La vita di Greta è diventata di pubblico interesse dopo poche settimane dal clamore creatosi intorno alla sua battaglia per il clima. Un interesse sempre crescente, tanto da spingere il suo connazionale Nathan Grossman realizzare il lungometraggio I am Greta. Una forza della natura. Nel film viene fuori l’aspetto più intimo di Greta. A partire dalla sindrome di Asperger, una forma di autismo di cui la giovane attivista è affetta.