Il servizio aiuta i lavoratori nell’emersione dal lavoro nero, nell’accesso ai servizi territoriali, nell’inserimento nelle azioni progettuali
Le persone sfruttate nel settore agricolo spesso non sanno a chi rivolgersi per denunciare gli abusi che subiscono. Spesso sono persone irregolari che non hanno potuto accedere alla sanatoria Bellanova, che non ha prodotto risultati significativi per il settore. Molti di questi lavoratori non conoscono la nostra lingua e a volte neanche l’inglese. Per questo necessitano di un mediatore linguistico e culturale. Professionalità che ora possono trovare nel primo Helpdesk interistituzionale Anticaporalato. Ad oggi il servizio è in inglese, francese, arabo, pidgin, edo/benin, wolof, mandingo, fula, pular. Ma può essere reso disponibile anche in altre lingue. Uno strumento che dà informazioni e permette l’accesso ai servizi di supporto legale, giuslavorista, sindacale e amministrativo.
L’Helpdesk aiuta i lavoratori nell’emersione dal lavoro nero, nell’accesso ai servizi territoriali, nell’inserimento nelle azioni progettuali di P.i.u. Su.Pr.Eme. e Su.Pr.Eme. Italia. Il primo riguarda percorsi individualizzati di uscita dallo sfruttamento ed è co-finanziato dal ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. Il secondo è l’acronimo di sud protagonista nel superamento delle emergenze in ambito di grave sfruttamento e di gravi marginalità degli stranieri regolarmente presenti nelle 5 regioni meno sviluppate, ovvero Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia.
Il servizio comprende, oltre ad una linea telefonica, anche numero whatsapp, sito multilingue, app ed è disponibile su Facebook, Twitter, YouTube. L’Helpdesk è attivo dal lunedì al venerdì dalle 9.30 alle 18.30 già dal 15 giugno. La presentazione delle attività avrà luogo oggi. Gli uffici sono ubicati presso Puglia Sviluppo.
@dalsociale24