Lo scorso aprile la Regione Puglia ha stanziato 400 mila euro per finanziare interventi volti a consentire l’accesso e la fruizione degli stabilimenti balneari alle persone con disabilità. La Puglia non è nuove ad esperienze di questo tipo. Da anni l’associazione Sunrise porta avanti l’iniziativa Il mare di tutti. Ma la sensibilizzazione sul tema non è
Lo scorso aprile la Regione Puglia ha stanziato 400 mila euro per finanziare interventi volti a consentire l’accesso e la fruizione degli stabilimenti balneari alle persone con disabilità. La Puglia non è nuove ad esperienze di questo tipo. Da anni l’associazione Sunrise porta avanti l’iniziativa Il mare di tutti. Ma la sensibilizzazione sul tema non è mai abbastanza. Per questo il Movimento italiano disabili.
Il coordinatore regionale del Mid, Raffaele Bentivoglio, ha ricordato che «secondo la legge le aree demaniali dovrebbero essere ben attrezzate di strutture amovibili realizzate in legno o altro materiale eco-compatibile, di docce esterne con maniglioni e supporti, di lettini prendisole rialzati, pavimentazione tattile per il raggiungimento della battigia della predisposizione di passerelle, camminamenti per l’accesso in acqua, della predisposizione di adeguata segnaletica e infine delle indicazioni per le persone con disabilità sensoriale e intellettivo relazionale».
Sulla sua falsa riga si è mosso anche il coordinatore del Mid della Campania, Giovanni Esposito. Quest’ultimo ha richiamato la legge regionale n. 26 del luglio 2020 a sostegno dell’accessibilità delle aree demaniali destinate alla balneazione delle persone con disabilità. Esposito ha inoltre evidenziato che «è giusto che vengano predisposti nelle aree demaniali i controlli da parte delle autorità competenti».
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