L’intervista al presidente della cooperativa sociale L’uomo e il legno, Enzo Vanacore
La Cassa delle Ammende ha deciso di destinare dieci milioni di euro alla formazione professionale e l’inclusione sociale e lavorativa dei detenuti. I fondi saranno destinati alle Regione e alle Province autonome.
Ulteriori 500 mila euro saranno destinati ad enti pubblici territoriali. Questa seconda tranche servirà per programmi a sostegno delle vittime di reato. Con questa scelta il consiglio di amministrazione della Cassa delle Ammende ha fatto seguito all’accordo, stipulato nel luglio 2018, con la Conferenza delle Regioni e delle Province autonome per interventi in favore delle persone in esecuzione penale.
«Si tratta di una notizia molto positiva: è da tempo che si attendeva un segnale forte dalla Cassa delle Ammende e questo stanziamento, per come è stato progettato, può essere fonte di rilancio delle buone pratiche nelle nostre carceri», ha detto il presidente della cooperativa sociale L’uomo e il legno, Enzo Vanacore.
Nella comunicazione con cui ha reso nota la decisione Cassa delle Ammende ha invitato Regioni e Province autonome a presentare le proposte progettuali entro il 18 settembre. I progetti dovranno avere una durata minima di 18 mesi e tenere presente il fabbisogno dell’utenza del territorio.
Per Enzo Vanacore «l’inserimento lavorativo, secondo la nostra esperienza nel settore, è fondamentale per rendere davvero “libera” un detenuto una volta che ha scontato la sua pena: senza opportunità lavorative, senza formazione, la recidiva è sempre dietro l’angolo». Un altro punto che il presidente della cooperativa sociale L’uomo e il legno reputa importante è quello relativo «allo sviluppo di servizi pubblici per il sostegno alle vittime di reati, per la giustizia riparativa e la mediazione penale: per avere un sistema penitenziario efficiente e che segua i dettami della Costituzione, il nostro paese ha bisogno di uno sguardo a 360 gradi su tutto ciò che significa detenzione, senza tralasciarne gli effetti fuori dalle mura».