La richiesta per diventare tutori volontari di minori stranieri non accompagnati, negli ultimi mesi è cresciuta sempre più. Maggiore è la consapevolezza dell’importanza di tutori per i minori non accompagnati che a bordo di navi improvvisate sfidano la morte spinti dai genitori, speranzosi che almeno per i propri figli la vita possa essere più clemente.

In Emilia-Romagna le richieste per poter accompagnare i minori proveniente da zone di guerra e di fame, sono aumentate del 10 per cento, soltanto nell’ultimo mese.

I dati sono stati resi noti dalla Garante regionale per l’infanzia e l’adolescenza, Clede Maria Garavini, durante il suo intervento al convegno “Infanzia migrante: capire, narrare, accogliere” organizzato all’interno del Festival delle biblioteche specializzate di Bologna presso il dipartimento di Scienze dell’educazione a Bologna.

Sui minori migranti soli e la tutela necessaria Garavini ha spiegato il lavoro di accoglienza «Il nostro lavoro è finalizzato alla formazione di tutori volontari ovvero punti di riferimento importanti per i minori. In seguito ai corsi di formazione è stato inviato l’elenco di quelli già formati al Tribunale dei minori che, su indicazione dei servizi sociali e sanitari del territorio, provvederà ad abbinarli ai minori».