Il docufilm vuole fare luce sull’omicidio di Angelo Vassallo, avvenuto il 5 settembre 2010 e rimasto ancora impunito
Il prossimo 5 settembre ricorrerà l’undicesimo anniversario dell’uccisione di Angelo Vassallo, il sindaco di Pollica. Assassinato con nove colpi di pistola nella sua auto mentre rientra nella sua casa di Acciaroli. Un omicidio ancora irrisolto quello del sindaco pescatore che voleva rivoluzionare la politica locale puntando in maniera importante sulla tutela ambientale. Per l’anniversario potrebbe essere pronto il docufilm La Verità Negata, liberamente ispirato all’omonimo libro scritto a quattro mani da Vincenzo Iurillo e Dario Vassallo. Oggi il primo ciak.
Un progetto indipendente, voluto da Dario e Massimo Vassallo, fratelli del sindaco di Pollica. Realizzato attraverso un crowdfunding collettivo in corso, il docufilm vede la partecipazione di Ettore Bassi, la regia di Daniela Riccardi con la collaborazione di Edoardo Erba e Luca Pagliari, e direttore della fotografia Giuseppe Falagario. Un lavoro che si va ad aggiungere ai libri, alla fiction Rai. Tutti con un unico comune denominatore: fare luce sull’omicidio di Angelo Vassallo.
«Iniziare le riprese del docufilm La verità negata certifica la nostra “follia”. È pur vero che senza di essa non avremmo creato una rete di legalità che, dal sud al nord di questo Paese chiede la verità, (ma quella vera), sull’uccisione del sindaco pescatore. Il docufilm è cinema, ma è anche un altro dardo nella nostra faretra e con esso arriveremo al bersaglio», ha detto Dario Vassallo. «Legalità e giustizia. Noi ci crediamo – evidenzia Ettore Bassi – Intrecci politici e cronache giudiziarie: tutto questo sarà raccontato nel docufilm La Verità Negata. È un progetto importantissimo, nato dalla volontà della Fondazione Vassallo e delle tante persone che hanno conosciuto Angelo, che hanno lavorato con lui, che lo hanno frequentato».
«Con questo docufilm – ha detto la regista Daniela Riccardi – vogliamo raccontare la vita di un uomo, di un pescatore, di un sindaco, i suoi valori, quella politica bella, pulita in cui credeva e che faceva battere il suo cuore e quello di tutti noi. Siamo partiti dal Cilento con Gerardo Spira, segretario comunale, convinto che nelle carte è scritto tutto l’accaduto. Proveremo a comporre un mosaico di questa strana storia, che ci riporta idealmente a tutte quelle altre morti e stragi che nel nostro Paese sono altrettante verità negate».
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