La squadra, che ha solidarizzato con lui, ha perso a tavolino
Il razzismo non è una faccenda che riguarda solo i palcoscenici delle serie maggiori calcati da calciatori di primo piano. Ma anche le serie minori. Soprattutto quelle. Anche quelle regionali. Come è accaduto nel derby di Eccellenza emiliana tra Bagnolese ed Agazzanese. Il portiere della squadra ospite, il 38enne Saidou Daffe Omar dopo essere stato insultato con cori razzisti da un tifoso di casa ha deciso di abbandonare il campo di gioco. Espulso dall’arbitro il calciatore è stato seguito dai suoi compagni che hanno solidarizzato con lui.
A seguito della decisione dell’intera squadra il giudice ha deciso la sconfitta a tavolino, oltre a punto di penalizzazione. Per Saidou Daffe Omar è scattata invece una giornata di squalifica. Oltre il danno anche la beffa. La Bagnolese dovrà giocare una partita di campionato casalingo senza il sostegno del pubblico. La squalifica è però sospesa. Sarà applicata esclusivamente in caso di recidiva.
Il calciatore, che è presidente di un’associazione di volontariato che raccoglie fondi per i piccoli calciatori in Senegal, è originario del Paese africano, ma è cittadino italiano e parmense di adozione. Intervistato dal Corriere della Sera il portiere dell’Agazzanese ha detto che sugli «spalti si respira un brutto clima e per questo non voglio che la mia compagna e i miei figli vengano a vedermi giocare. Non voglio che assistano a brutte scene».
In seguito ai fatti gli uomini dell’arma dei carabinieri di Bagnolo in Piano hanno identificato il responsabile degli insulti razzisti. Si tratta di un 45enne del modenese per il quale era stato disposto il daspo.