La posizione espressa oggi in Aula dal deputato del M5S ed ex ministro dell’Ambiente Sergio Costa
Annualmente in Italia si registrano 140 milioni di tonnellate di rifiuti speciali e pericolosi. Ai quali si aggiungono altri 30 milioni di tonnellate circa di rifiuti urbani e assimilati. Secondo le stime investigative mancano all’appello almeno 10/15 milioni di tonnellate l’anno di rifiuti speciali e pericolosi. Non si sa il percorso che fanno, ma si conosce il giro economico che crea: circa 9 miliardi l’anno. Qursti alcuni dei numeri snocciolato in Aula alla Camera dall’ex ministro dell’Ambiente Sergio Costa.
Questi rifiuti prima venivano gestiti attraverso opere di seppellimento, occultamento. Anche attraverso la combustione, creando così un doppio danno ambientale e sulla salute dell’uomo. Oggi non è chiaro che fine facciano quei rifiuti. In parte sicuramente quella di un tempo. Il ruolo della Commissione sul Ciclo dei Rifiuti è anche questo. Oggi si aggiungono nuove e importanti competenze, anche sulle agromafie e le zoomafie.
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«Il mio pensiero – ha detto Costa in Aula – non può che correre, per esempio, al quartiere di Pianura, nell’area nord del comune di Napoli, che vanta il triste primato di avere ben 5 discariche di rifiuti urbani, speciali e pericolosi nel cuore di un quartiere di circa 200mila abitanti. Una bomba ecologica che negli ultimi 50 anni ha seminato morti in ogni famiglia della zona. Bomba ecologica a cui ancora nessuno ha messo fine, malgrado la legge sul Sito di Interesse Nazionale dell’area vasta di Giugliano che abbiamo appositamente approvato nel Governo Conte 2 ed ancora inevasa».
Il deputato del M5S Sergio Costa ha poi ricordato che nella sua vita professionale ha scoperto decine di discariche. «Troppe ne ho investigate per non sapere quanto siano state essenziali le intercettazioni telefoniche e ambientali applicate per reati spia o satelliti. Ribadisco quanto già detto: escluderle dal panorama investigativo significa rinunciare a trovare i responsabili di questo eccidio che da anni si perpetra sul nostro territorio», ha concluso Costa.