Il Comitato europeo economico sociale, a Roma per interloquire con le istituzioni e le associazioni sulla disability card, oggi ha incontrato Fish e Fand
Il Comitato europeo economico sociale ha istituito da alcuni anni un gruppo sui diritti delle persone con disabilita. Uno degli obiettivi è quello di fornire alla società civile dei 27 Paesi membri uno spazio di dibattito e sensibilizzare le istituzioni pubbliche ed i cittadini europei sui temi della Convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilita. Il Cese promuove incontri territoriali di confronto sui temi della disabilità. In questo senso si inserisce l’incontro promosso questa mattina presso Spazio Europa a Roma con la federazioni più rappresentative delle persone con disabilità. Marie Zvolská del Gruppo Datori di Lavoro, Tudorel Tupilusi del Gruppo Organizzazioni Società Civile e Irena Petraitiene del Gruppo Lavoratori ha effettuato una visita tematica in sul tema della Disability Card.
Il primo audito nel corso dell’incontro è stato il presidente di Fish Vincenzo Falabella. Nel suo intervento, Falabella ha raccontato l’apporto della federazione alla realizzazione del documento. «Abbiamo sempre ritenuto importante la Disability card perché può realizzare il primo livello essenziale di prestazioni e dare valore aggiunto alla vita quotidiana di ogni cittadino europeo con disabilità», si legge sui social della Fish. «Per questo auspichiamo un confronto con il nuovo governo per l’implementazione di servizi», si legge ancora sulla pagina Facebook dell’organizzazione.
LEGGI ANCHE: Il ddl delega non autosufficienza
Intanto Fish ha attivato uno sportello informativo ad hoc al quale arrivano una media di dieci contatti al giorno sulle modalità di attivazione e di utilizzo della Disability card. Sulla facciata di dietro della Disability card, nel qr code, è contenuto il fascicolo previdenziale della persona con disabilità. Fish e Fand stanno lavorando per implementare servizi pubblici e privati per agevolare i possessori del documento. Tra questi è stata avviata una interlocuzione con gli enti privati del trasporto regionale e locale, oltre che nazionale.
All’incontro, al quale erano presenti anche Valeria Atzori, Policy Officer sul tema disabilità, e da un osservatore del Foro Europeo per la Disabilita, Alvaro Couceiro, il Cese ha evidenziato che la Commissione proporrà di creare una tessera europea di disabilità entro la fine del 2023 in vista del riconoscimento in tutti gli Stati membri. I membri del comitato presenti si sono espressi favorevolmente sul lavoro dell’Italia, e delle associazioni in particolar modo.
@rob_malfatti