In provincia di Trento c’è un distretto di eccellenza che produce il pane comunale. Chiamato così perché l’intera lavorazione si svolge nello stesso comune, Isera. Dalla coltivazione del grano dell’azienda agricola di Simone Frisinghelli alla macinazione a pietra della cooperativa sociale 78 fino all’impastamento della farina del Panificio Moderno. Tre imprese. Una agricola, una sociale, una artigiana che hanno deciso di collaborare per restituire ai cittadini un pane che racconta storie. 

«Un pane grande, adatto per essere condiviso, che si conserva a lungo e che quindi non ha spreco. È composto da cereali poveri in glutine, e quindi è un pane rustico, ma noi chiediamo all’agricoltore di darci un prodotto, al mugnaio di macinarlo, ma poi non deve essere forzato, si fa con quello che c’è, a tutela del territorio», racconta Matteo Piffer del Panificio Moderno.

Il pane comunale si trova non solo nei punti vendita locali, ma anche nei ristoranti di Isera e Rovereto. Un pane che è sociale non solo per la condivisione e la collaborazione tra diverse realtà. Il pane comunale di Isera è sociale anche perché la cooperativa sociale 78 dà lavoro a circa 25 persone in situazione di disagio.