Il progetto Itinere non si rivolge solo agli uomini che la violenza l’hanno già compiuta, ma anche a chi teme di poterlo fare
La violenza sulle donne non si combatte esclusivamente con l’accoglienza e la presa in carico delle donne. Si contrasta anche con la presa in carico degli uomini maltrattanti. Con l’ascolto, la cura di chi ha usato violenza. Come ha scelto di fare il comune di Pescara, che ha aperto il primo Cam d’Italia. Un progetto, Itinere, che non si rivolge solo agli uomini che la violenza l’hanno già compiuta, ma anche a chi teme di poterlo fare. Il centro di ascolto è stato attivato in via Polacchi 19 a Pescara. Un’attenzione a 365 giorni l’anno, come ha ricordato l’assessore alle Politiche sociale Adelchi Sulpizio, che all’agenzia di stampa Dire ha sottolineato che «non possiamo ricordarcelo solo l’8 marzo o il 25 novembre. E’ qualcosa che dobbiamo combattere tutti insieme».
Data l’emergenza da Covid-19 per ora le attività saranno svolte online. Il centro, che sarà aperto anche alle donne che hanno bisogno di sostegno, sarà raggiungibile ai numeri 380 3651339 e 085 9561793, oltre scrivendo a centromaltrattanti@comune.pescara.it. I servizi saranno attivi il martedì dalle 17 alle 19.30 e il venerdì dalle 10.30 alle 13. All’inaugurazione del centro Itinere hanno preso parte il sindaco di Pescara Carlo Masci, il prefetto Giancarlo Di Vincenzo, la presidente della commissione comunale Politiche sociali Maria Rita Carota, l’assessore comunale alle Politiche sociali Adelchi Sulpizio e il coordinatore del Cam Michele Poli.
«Serve una rete e noi siamo un pezzo della rete antiviolenza della città. Soprattutto serve che tutta la cultura intorno e le istituzioni premano per dimostrare loro che sono uomini che devono cambiare. Fino ad oggi ci si è occupati soltanto delle vittime, delle donne, ma era troppo tardi. Se si vuole anticipare la violenza è sugli uomini che bisogna spingere perché si rendano conto. Serve una cultura condivisa che spinga questo e una rete antiviolenza che li invii qui», ha detto alla Dire il direttore del Cam, Michele Poli.
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