Un corso di primo soccorso che ha visto unite etnie diverse
I militari italiani della Missione in Kosovo favoriscono il dialogo tra le diverse etnie promuovendo la formazione nel campo del pronto soccorso. Presso la sala Consiliare del comune di Istok in Kosovo, si è svolto un corso di BLSD (Basic Life Support and Defibrillation) incentrato sulle manovre e le tecniche di primo soccorso da praticare su oggetti colpiti da arresto cardiaco mediante l’impiego di defibrillatore automatico.
Il corso, inquadrato nelle attività di Cooperazione Civile e Militare (CIMIC) condotte dal Multinational Battle Group – West (MNBG-W), attualmente a guida 8° Reggimento artiglieria terrestre “Pasubio” di Persano (SA) ha rafforzato e consolidato la collaborazione tra le forze KFOR e le istituzioni locali.
Nel caso specifico il progetto è stato realizzato a “costo zero” avvalendosi delle capacità “dual use” delle Forze Armate attraverso l’impiego, quali istruttori, di personale sanitario qualificato del contingente italiano inquadrato nel MNBG-W della Missione in Kosovo in collaborazione con la Croce Rossa della municipalità di Istok.
Al progetto in questione hanno aderito insegnanti di etnia albanese della municipalità di Istok ma anche alcuni insegnanti delle scuole del villaggio di etnia serba di Osojane. Nel pieno rispetto del mandato della Risoluzione n° 1244 del Consiglio di Sicurezza dell’ONU i militari della Missione in Kosovo KFOR operano in maniera imparziale a favore di tutta la popolazione del paese balcanico promuovendo il dialogo e l’integrazione tra le diverse etnie presenti. Al termine del corso sono stati consegnati degli attestati di partecipazione agli insegnanti intervenuti.
Ma la soddisfazione più grande è stata vedere la collaborazione dei vari insegnanti, di etnie differenti provenienti da aeree in guerra fra loro, confrontarsi insieme e collaborare per una causa giusta. L’attestato più bello, ricevuto, è stato quello sull’umana condivisione.