La stanza degli abbracci all’ospedale Cotugno

La struttura di biocontenimento consente ad un paziente per volta, accompagnato da un operatore sanitario, di rivedere le persone care

Conviviamo con la pandemia da Covid-19 da oltre un anno. La pandemia ha isolato migliaia di persone. Tra questi ci sono senza dubbio i pazienti degli ospedali. Queste persone non possono ricevere visite perché gli ospedali possono essere veicolo di contagio. Sia per i degenti, che possono essere contagiati da chi viene dall’esterno. Sia viceversa. Ci sono delle strutture che si sono organizzate per permettere le visite in sicurezza dei pazienti Covid. Come le stanze degli abbracci. Ultimo in ordine di tempo a dotarsi di una struttura simile è stato l’ospedale Cotugno di Napoli. La struttura di biocontenimento installata all’esterno del corpo G, consente ad un paziente per volta, accompagnato da un operatore sanitario, di rivedere le persone care.

Come era già avvenuto per molte residenze assistite a partire dallo scorso novembre. A lanciare l’iniziativa erano stati gli operatori della rsa Domenico Sartor di Castelfranco Veneto. A seguire diverse residenze per anziani. Dal Veneto alla Liguria. Dal Piemonte alla Campania. Tra queste anche quelle gestite dal consorzio dei servizi sociali A5 in provincia di Avellino e nella residenza assistita La Torre di Galliera, in provincia di Bologna.

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