Mercoledì 5 ottobre Vincenzo Ceruso presenterà nella chiesa di San Pietro martire a Napoli il suo libro scritto in occasione del trentennali delle stragi
Vincenzo Ceruso è uno scrittore siciliano. È stato allievo di don Pino Puglisi, un nome conosciuto nella lotta alla mafia. È stato ricercatore presso il centro studi Pedro Arrupe, dove si è occupato di criminalità mafiosa. Quest’anno, in cui ricorre in trentennale delle stragi di Capaci e via D’Amelio, ha dato alle stampe Le due stragi che hanno cambiato la storia d’Italia. Il libro, pubblicato da Newton & Compton, ricostruisce il percorso umano e professionale di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. La dinamica degli attentati del 23 maggio e del 19 luglio. Le complicità che permisero a Cosa nostra di isolare i suoi nemici prima di eliminarli fisicamente.
Le due stragi che hanno cambiato la storia d’Italia «utilizza i materiali venuti fuori dalle sentenze degli ultimi anni, che hanno reso più chiaro il contesto e gli eventi delle stragi del ’92. Riporto anche le audizioni dei magistrati di Palermo subito dopo la strage via D’Amelio. E ricostruisco il contesto che fa capire che per la mafia divenne conveniente uccidere i due giudici», racconta a dalSociale24 l’autore, Vincenzo Ceruso. Nel libro ci sono riferimenti a documenti recentemente desecretati e al lavoro delle commissioni antimafia. Le due stragi vengono ideate e attuate all’inizio di una stagione cruciale per il nostro Paese, quella di tangentopoli, alle cui indagini Falcone diede un contributo importante.
Come ha spiegato a dalSociale24 Ceruso, lo stesso Antonio Di Pietro, gli ha raccontato che il metodo del processo tangentopoli è stato realizzato da Giovanni Falcone. «Fu Falcone a spiegare a Di Pietro come individuare il modo in cui le grandi imprese mettevano da parte fondi per il finanziamento illecito ai partiti, per la corruzione. E ne parla poi anche con Borsellino dopo la strage di Capaci. Tangentopoli inizia in Sicilia. Non ci sono solo politici e imprenditori. Falcone evidenzia che c’è anche un terzo polo, che è la mafia», aggiunge lo scrittore siciliano.
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Le due stragi che hanno cambiato la storia d’Italia è «un libro che paradossalmente ho iniziato a scrivere 30 anni fa ascoltando Borsellino parlare dopo la morte di Falcone. Aveva da riferire su quanto sapeva sulla morte del suo amico Falcone, ma gli fu impedito di testimoniare dai magistrati che indagavano sulle stragi», ci ha detto Ceruso. L’autore presenterà il suo libro mercoledì 5 ottobre presso chiesa di San Pietro martire in piazza Ruggiero Bonghi a Napoli. Con lui interverranno Fabio Trizzino, legale della famiglia Borsellino, Rosa Volpe, Procuratore reggente della Procura della Repubblica di Napoli, Leandro Del Gaudio, giornalista de Il Mattino. Modera Mariagabriella Pugliese, Comunità di Sant’Egidio.
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