Per il presidente della federazione Vincenzo Falabella, il governo avrebbe dovuto predisporre emendamenti più importanti
Tra i cittadini maggiormente penalizzati nell’ultimo anno di crisi economica ci sono le persone con disabilità e le loro famiglie. Per far fronte alle copiose difficoltà in cui versano queste persone Fish aveva elaborato una serie di emendamenti alla Legge di Bilancio. Proposte che rispondono concretamente ai bisogni delle persone con disabilità. Dalla salute alla scuola. Dal lavoro alle politiche sociali. Le proposte sono state prese in esame dal governo. Alcune di queste sono anche state accolte, ma «si doveva fare di più», ha sottolineato il presidente di Fish, Vincenzo Falabella, all’indomani dell’approvazione della manovra.
Fish, così come le altre organizzazioni ed associazioni di promozione sociale, si aspettavano, tra le altre cose, interventi incisivi sul caro bollette nei confronti delle organizzazioni del terzo settore. «Senza questi interventi molte associazioni e organizzazioni di volontariato rischiano di chiudere e lasciare privi di servizi giovani, anziani o persone con disabilità a rischio di esclusione sociale», ha aggiunto Falabella. «Sulle bollette si è ottenuto un modesto risultato grazie al bonus sociale per le famiglie più fragili confermato che ha rafforzato il meccanismo che consente di ricevere l’aiuto grazie all’innalzamento della soglia Isee da 12 a 15mila euro», si legge ancora nella nota di Fish.
Ciò che manca nella nella Legge di Bilancio però è un intervento per rimpinguare i fondi necessari a garantire pari dignità ed inclusione sociale alle persone con disabilità. Tra le proposte presentate da Fish, accolte nella manovra, c’è la proroga della detrazione al 75 per cento sugli interventi di abbattimento delle barriere architettoniche fino al 2025 e la relativa semplificazione per l’approvazione degli interventi a livello condominiale.
L’intervento della federazione maggiormente rappresentativa delle persone con disabilità ha inoltre permesso agli studenti con disabilità di beneficiare delle borse di studio. Cosa prima non possibile, in quanto la norma prevedeva che si cumulassero con la pensione e l’assegno d’invalidità. «Grazie al nostro pressing sui lavori parlamentari sono state approvate norme come lo stanziamento di 10 milioni di euro per il fondo sperimentale Periferie inclusive all’interno del quale sono previsti interventi per poter aiutare le persone con disabilità che vivono in contesti svantaggiati. In più, sono stati aumentati del 50 per cento dell’assegno unico per famiglie al cui interno vi sono figli con disabilità».
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