Una rappresentanza del comitato di liberazione dalla camorra di Ponticelli ha incontrato il Prefetto di Napoli, Marco Valentini
Ponticelli è al centro del dibattito pubblico napoletano, e non solo. Purtroppo per fatti legati alla cronaca. Per questioni di camorra. La scorsa settimana sono state fatte esplodere tre bombe nel giro di quattro giorni. Il quartiere ha paura. A Napoli est il coprifuoco non lo impongono le norme anticontagio del governo. Lo impone la camorra, che con le sue azioni criminali metti in un angolo le persone per bene, che sono la maggioranza del quartiere. Ma molte di queste persone non ci stanno ad abbassare la testa. Ogni giorno lottano e lavorano in quell’area martoriata. Sono liberi cittadini, associazioni, cooperative. Ieri hanno incontrato l’Arcivescovo di Napoli, Mimmo Battaglia, e poi hanno organizzato una manifestazione proprio dove è esplosa una delle bombe, in via Esopo.
Oggi alcuni rappresentanti di quelle realtà che ogni giorno lavorano su quei territori hanno incontrato il Prefetto di Napoli, Marco Valentini. A lui hanno raccontato lo stato di abbandono del quartiere e la necessità di una massiccia presenza dello Stato. Non con azioni spot, ma costante. Il primo a prendere la parola è stato il senatore Ruotolo. Poi gli altri rappresentanti delle organizzazioni territoriali. Il Prefetto ha accolto le istanze e, si legge in una nota, «nel sottolineare la costante presenza delle Forze dell’ordine presso l’area di riferimento anche con operazioni ad “Alto Impatto”, ha assicurato la massima attenzione su tutte le questioni rappresentate che verranno approfondite in una riunione del Tavolo di Osservazione presso la VI Municipalità Ponticelli – Barra – San Giovanni fissata per il prossimo 4 giugno».
La riunione è stata operativa. «Siamo soddisfatti dell’incontro. E’ stato un confronto molto concreto. Il Prefetto ha accolto i cinque punti che gli abbiamo presentato. E verrà a trovarci sul territorio per una riunione operativa. A breve ci incontreremo con tutte le realtà del comitato per essere ancora più operativi di quanto non siamo già in vista di questo appuntamento», ha sottolineato Deborah Divertito della cooperativa sociale Sepofà.
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Non ci stanno neanche alcuni rappresentanti delle istituzioni. Da quelle locali a due senatori. Sandro Ruotolo del Gruppo Misto, ieri in piazza, e Vincenzo Presutto del M5S, che oggi ha depositato un’interrogazione parlamentare al ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese. «L’escalation criminale in atto nella periferia est di Napoli rappresenta un’emergenza nazionale», ha detto Presutto. «Quello di Ponticelli è un quartiere impaurito per i fatti criminali dei giorni scorsi e che ora ha bisogno di una risposta tempestiva da parte dello Stato. Un quartiere che sta trovando risposta nella fitta rete di associazioni, cooperative, educatori, formatori, chiesa, università, società civile ed esponenti delle istituzioni, pochi, che hanno creato il comitato di liberazione dalla camorra».
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