L’iniziativa, promossa dalla bibliotecaria dell’Università di Firenze Silvia Bruni, è stata realizzata in collaborazione con Volontariato Penitenziario e Scioglilibro
La pandemia aveva contribuito a far scendere il numero dei detenuti nelle carceri italiane. Ma a fine marzo di quest’anno il numero è cresciuto nuovamente, fino ad arrivare a 54.609 reclusi. Dati che, come riporta il diciottesimo Rapporto sulle condizione di detenzione di Antigone, portano il sovraffollamento al 107 per cento. Il sovraffollamento è una delle condizioni che contribuisce a peggiorare la vita dei detenuti. Esistono però dei progetti che, in alcune carceri, provano a migliorare la vita dei detenuti. Come nel caso della campagna “Nel frattempo un libro”, nata per arricchire le collezioni delle biblioteche delle carceri toscane. I volumi sono stati acquistati presso un gruppo di librerie indipendenti di Firenze, Prato e Scandicci.
L’iniziativa, promossa dalla bibliotecaria dell’Università degli Studi di Firenze Silvia Bruni, è stata realizzata in collaborazione con le associazioni Volontariato Penitenziario e Scioglilibro. Iniziative come questa evidenziano come la detenzione non sia una mera punizione, bensì un periodo di ricostruzione della vita delle persone recluse.
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