Un milione e settecento euro messi a disposizione, quarantotto i progetti oggi approvati. L’impegno umanitario della Regione Emilia Romagna è degno di nota. I progetti di cooperazione internazionale approvati dalla Giunta regionale nelle scorse settimane e presentati oggi in Regione alle organizzazioni non governative e agli Enti locali sono stati votati per combattere povertà, disuguaglianze, malnutrizione, mortalità infantile, giovanile e materna nei Paesi in via di sviluppo.

L’asse Bologna- Africa nei prossimi mesi farà parlare di sè perchè l’Africa è al centro degli interventi che rientrano nell’ambito delle politiche di cooperazione allo sviluppo dell’Emilia-Romagna, entrati nella graduatoria del bando del maggio scorso. Dunque Bologna si allea con il Burundi, Burkina Faso, Camerun, Costa D’Avorio, Kenya, Senegal, Mozambico ma anche Egitto, Etiopia, Tunisia, territori palestinesi ed i campi profughi Saharawi in Algeria.

Dei quarantotto progetti approvati, 41 sono stati selezionati attraverso il
bando annuale sulla cooperazione ed hanno come obiettivo generale quello di migliorare le condizioni di vita e quelle igienico-sanitarie, favorire l’accesso all’istruzione e promuovere lo sviluppo agricolo.
Tre sono i progetti destinati ad affrontare particolari situazioni di emergenza dovute a carestie alimentari (Somalia e Territori Saharawi) o problemi umanitari legati ai flussi migratori (Niger).
Ulteriori 4 progetti, riguardano temi e aree territoriali specifici individuati nell’ambito del Piano triennale per la cooperazione varato dalla Regione nel 2016,e considerati particolarmente strategici.

Alcuni progetti interesseranno anche il Brasile e le Americhe latine come illustrato in Regione alla Consulta della cooperazione internazionale
dalla vicepresidente con delega alla cooperazione allo sviluppo,
Elisabetta Gualmini.