Il «fatturato» della contraffazione vale 7,2 miliardi di euro e cresce del 3,4% rispetto al 2015
A causa del mercato del falso ci sono 100mila occupati in meno e vengono sottratte al fisco risorse pari ad 1,7 miliardi di euro. Solo nell’ultimo anno sono stati effettuati più di 13mila sequestri e ritirati dalla vendita 31,7 milioni di articoli fake. Ma il fenomeno si trasforma: è sempre più “liquido”. Sono i dati del Censis dai quali emerge che oggi la merce contraffatta viaggia via mare, in aereo, su gomma. I prodotti falsi vengono venduti sulle bancarelle per strada, in capannoni e magazzini, negli appartamenti privati, attraverso siti web.
Al primo posto tra i prodotti contraffatti ci sono quelli dell’abbigliamento, gli accessori e le calzature. Il loro valore sul mercato nazionale del fake è stimabile intorno ai 2,4 miliardi di euro. Il 33,1% del totale. Tra i capi maggiormente falsificati giubbotti, capi sportivi, scarpe da ginnastica. Tra gli accessori figurano cinture, borse e portafogli.
«Quelli del Censis sono numeri allarmanti. Il 5 per cento delle merci viene contraffatto. In Europa si calcola un giro d’affari di 80 miliardi di euro, in Italia di 7 miliardi. Questo solo se ci fermiamo ai grandi brand», denuncia il presidente dell’associazione Museo del Vero e del Falso, Luigi Giamundo. «Il vero grande problema riguarda l’importazione illegale di merci che arrivano dalla Cina mettendo in ginocchio le nostre aziende», aggiunge Giamundo.
LA CRONACA
23mila articoli rubati sono stati sequestrati oggi dalla guardia di finanza di Napoli. Nel corso di un controllo di routine a San Giuseppe Vesuviano (Napoli), i militari delle fiamme gialle hanno fermato un furgone con targa bulgara. All’interno dello stesso sono stati rinvenuti numerosi cartoni contenenti diversi articoli. Tra questi oltre 1500 capi d’abbigliamento. Dai primi accertamenti risulterebbe che la merce sarebbe stata trafugata lo scorso settembre. Dopo il fermo sono scattati ulteriori controlli. Nell’ambito di una perquisizione in un locale nel centro della città vesuviana è stato trovato un negozio parallelo. All’interno del locale, sconosciuto al fisco, sono stati scoperti migliaia di capi di abbigliamento, scarpe, borse, ombrelli, accessori, prodotti per la cosmesi e di erboristeria di marchi nazionali e internazionali. Alcuni di questi ancora con il dispositivo antitaccheggio. Insieme agli articoli è stato sequestrato anche un veicolo e lo stesso locale. Una persona incensurata è stata denunciata per ricettazione.
«Quello sequestrato stamattina è uno dei tanti depositi presenti in Campania. Ormai – dichiara Luigi Giamundo – non fa neanche più notizia, grazie all’importante azione ferma e decisa di magistratura e forze di polizia».
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