«Le persone vulnerabili o con disabilità e i loro caregiver vogliono tornare a vivere». Inizia con queste parole la petizione che chiede alla Regione Lombardia di aprire il portale per l’adesione alla vaccinazione dei soggetti più fragili. Ad oggi resta l’unica regione a non aver recepito il protocollo del ministero della Salute in cui si fa riferimento alle categorie fragili previste dal comma 3 dell’articolo 3 della legge 104 del 1992 ed ai caregiver. «In Lombardia è tutto fermo. Non si capisce per quale motivo la Regione non abbia aperto il portale. Io devo inserire varie persone in quanto caregiver e madre di persone fragili». A parlare è Alessandra Casula, promotrice della petizione.

«Sto chiedendo anche di fare una lista ufficiale dei riservisti, in modo da rispettare la priorità vaccinale delle persone vulnerabili. Sempre in base alle disponibilità del vaccino, chiaramente. Sarebbe utile, come succede nel Lazio, che sia istituito un call center che possa contattare le persone in lista in caso di disponibilità di dosi», aggiunge Alessandra Casula. In una conferenza ad ora di pranzo il governatore della Lombardia, Attilio Fontana, ha confermato i disservizi creati da Aria. Motivo per il quale ha chiesto ai vertici dell’azienda in house alla Regione di dimettersi.

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Proprio del malfunzionamento del portale ha parlato a dalSociale24 la promotrice della petizione. «Quando ho registrato mia madre e mia suocera ha funzionato. Loro, tra l’altro hanno ricevuto anche la seconda dose del vaccino. Poi il sistema non ha più funzionato. Se la Regione Lombardia non si organizza noi restiamo fermi allo stesso punto. Ad oggi sembra di rimbalzare contro muro di gomma. Passano la settimane, ma resta tutto fermo. Non mi spiego perché in altre regione sia già in funzione e in Lombardia no. Si tratta di organizzazione, che manca», ha concluso Alessandra Casula.

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