L’Ue di ieri, l’Ue di domani

L’Ue di ieri, l’Ue di domani

L’Europa siamo noi al Consiglio Regionale della Campania

Dall’impatto sociale dei progetti europei sui giovani, alla discussione per un voto consapevole. Il significato di Europa compreso fino ad oggi e l’importanza dello strumento del voto alle Europee.

Nulla è stato scelto per caso, dalla data ai progetti presentati. Ieri pomeriggio al Consiglio Regionale della Campania ubicato al Centro Direzionale di Napoli, il Forum dei Giovani della Regione Campania ha incontrato i giovani di tutte le province campane.

Nella giornata in cui si commemorano le vittime della Strage di Capaci, durante la quale persero la vita il giudice Giovanni Falcone, il magistrato Francesca Morvillo e gli uomini della scorta-toccante la scelta del minuto di silenzio alle 17.58- i giovani hanno discusso del loro coraggio di abbattere i muri degli stereotipi, i confini geografici e le differenze linguistiche, viaggiando alla scoperta dell’Europa.

Nel giorno in cui lasciava questa terra una dei padri del federalismo europeo, Altiero Spinelli, i ragazzi che da lui hanno ereditato oltre al Manifesto di Ventotene a cui si ispirano ancora oggi gli europeisti più convinti, hanno preso la parola per raccontare, condividere, discutere delle innumerevoli occasioni che l’Europa ha offerto loro.

Dal programma universitario più conosciuto, l’Erasmus, agli scambi europei, grandi assaggi di come vivere con ragazzi provenienti da più città europee; dai traning courses, esperienze professionali su tematiche sociali e di attualità che restano esperienze irripetibili, ai tirocini più classici.

Dalle province di Caserta, Benevento, Avellino, Salerno e Napoli, ieri è andata in scena al Consiglio Regionale una delle pagine europee più interessanti scritte dai giovani campani sull’Europa. Soddisfatto il
Project manager Enrico Elefante «Si è trattata di una formula partecipativa con svariati contributi dalle organizzazioni e forum locali. Un discorso partecipativo che partendo dal basso, quindi dalle realtà piccole e locali fino ad arrivare al nazionale ed europeo, ci ha aiutato meglio a comprendere cos’è la partecipazione attiva».

Per il Presidente Giuseppe Caruso, dopo aver rivissuto insieme tutte le esperienze europee dei ragazzi, sono state messe le basi per un voto consapevole in vista delle Europee del prossimo 26 : «non possiamo che invitare i ragazzi ad un voto di ampia prospettiva europea, che possa conservare quanto di bello ci ha offerto l’Europa continuando la rotta del cambiamento per una identità più consapevole ed europeista»

Carmen Cretoso


Redazione
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