La proposta di Belgio, Danimarca, Francia, Lussemburgo, Paesi Bassi, Portogallo, Spagna e Svezia
Spendere un quarto del bilancio dell’Unione europea per combattere il cambiamento climatico. Non è la proposta delle associazioni ambientali, bensì di otto Stati membri dell’Ue. Nello specifico di Belgio, Danimarca, Francia, Lussemburgo, Paesi Bassi, Portogallo, Spagna e Svezia. Una proposta ambiziosa che sarà presentata questa mattina alla riunione tra i capi di governo europei.
Al centro dell’incontro di Sibiu, in Romania, il futuro dell’Europa, le strategie da pianificare per i prossimi cinque anni. Tra questi per gli otto Paesi proponenti l’annullamento delle emissioni di anidride carbonica entro il 2050. Gli otto Stati membri dell’Ue starebbero lavorando anche ad un documento da presentare all’assemblea generale delle Nazioni Unite che si terrà a settembre.
L’attuale impegno dell’Ue sulla riduzione delle emissioni di anidride carbonica è del 20 per cento entro il 2020, per poi arrivare il 40 entro il 2030. Dai dati emersi dagli ultimi rilievi è già evidente che diversi Stati non riusciranno a raggiungere l’obiettivo. La Svezia, al centro del dibattito ambientale dall’avvento di Greta Thunberg, intende azzerare le emissioni entro il 2045. Non sono sulle stesse posizioni altri Paesi, Germania e Polonia in primis, in quanto hanno timore che la scelta green si ripercuota sul settore industriale.