A presentare l’emendamento Nicola Morra e Maria Domenica Castellone
La gestione dei beni confiscati non è cosa semplice. In alcuni territori meno che in altri. Il nodo più difficile da districare è resistere sul mercato. Per sostenere il lavoro delle cooperative sociali che prendono in gestione un bene confiscato per la prima volta esiste un fondo. Grazie ad un emendamento al ddl di Bilancio ci sarà un milione in più all’anno nel prossimo triennio. A presentare il documento il presidente della commissione Antimafia Nicola Morra e la capogruppo del M5S in commissione Igiene e Sanità del Senato Maria Domenica Castellone.
«Aumentiamo il fondo per le cooperative sociali nuove assegnatarie di beni confiscati alle mafie», dicono i firmatari dell’emendamento. «Vogliamo ampliare – si legge nella nota – la platea delle cooperative che desiderino entrare in questo mondo favorendo l’economia sociale. Dare nuova vita a realtà che sono state in mano alla mafia è il modo migliore per far capire che dalla lotta alla criminalità traiamo beneficio davvero tutti». Morra e Castellone evidenziano che grazie a questo provvedimento i gestori dei beni confiscati alle mafie potranno svolgere meglio il proprio lavoro.
«Sono nate tante cooperative che operano nel settore agricolo, nell’assistenza ai minori in difficoltà, ai tossicodipendenti, ai soggetti con disturbi dello spettro autistico, alle donne vittime di violenza. Questo emendamento è per loro», si legge nella nota comune di Nicola Morra e Maria Domenica Castellone.