Mal’aria: urgente intervento per la salute

Mal’aria: urgente intervento per la salute

In Italia nel 2021sono state 11.300 le morti attribuite a un’esposizione eccessiva a sostanze gravemente inquinanti come il biossido di azoto

Secondo il rapporto di Legambiente Campania dal titolo “Mal’aria di città”, nel 2024 in 8 città campane monitorate dall’Arpac (Acerra in testa alla graduatoria) è stato superato il limite di sforamenti previsto per il PM10 di 35 giorni con una concentrazione media giornaliera inferiore a 50 microgrammi per metro cubo (μg/m3), e in generale l’85 per cento delle città analizzate supera attualmente quelli che saranno i nuovi limiti di legge previsti al 2030 (20 μg/m3 come media annuale).

Dati che riflettono le profonde quanto sedimentate criticità dei nostri territori legate da un lato all’utilizzo smodato del trasporto privato, caratterizzato da un parco veicoli che in Campania è sempre più vecchio e inquinante rispetto alla media nazionale (12 anni e 2 mesi l’età media dei veicoli campani contro 11 anni e 8 mesi della media nazionale), e dall’altro a una scarsa cultura della pianificazione dei trasporti a livello locale.

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Inutile ricordare che in Italia nel 2021 ben 11.300 morti sono state attribuite a un’esposizione eccessiva a sostanze gravemente inquinanti come il biossido di azoto (NO2), che proprio nella graduatoria campana vede, con 42,1 di media annuale, Teverola come unico dei comuni rilevati oltre la soglia normativa di riferimento di 40 μg/m3, se poi questo non corrisponde ad azioni ormai improcrastinabili come incentivazione e sostegno alla mobilità collettiva attraverso un’efficiente del trasporto pubblico locale e pianificazione di reti di mobilità dolce finalizzate ad alleggerire il traffico veicolare.

E se a questo aggiungiamo che in Campania esiste un piano di tutela la qualità dell’aria, il cui ultimo aggiornamento risale al 2021, che sembra più un libro delle buone intenzioni che un vero e proprio piano strategico, e che ha visto qualche fonte di finanziamento destinata giusto alla sostituzioni di impianti civili obsoleti, ci rendiamo conto che siamo piuttosto lontani dalla necessità e dall’urgenza di mettere in campo azioni ben più importanti per tutelare l’aria e con essa la salute dei cittadini.

@VinsViglione

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