La denuncia arriva dal diretto interessato che, dopo aver fatto i primi acquisti per arredare casa, si è visto negare l’affitto perchè gay
A 30 anni, con un lavoro part time molti ragazzi cercano la propria indipendenza. Provano a cercare una casa in affitto. Tra tanti di questi ragazzi c’è Raffaele, di Marcianise. Lavora in un negozio di abbigliamento del comune del casertano. Concorda il canone di locazione e conosce la proprietaria di casa tramite agenzia. Versa la caparra. Fa i preventivi per arredare casa e acquista un frigorifero, una lavatrice ed una asciugatrice. Dopo questo l’appartamento non gli viene più concesso. Questo perchè gay. La denuncia arriva dallo stesso interessato attraverso un video pubblicato nei giorni scorsi sui social network.
A comunicargli la notizia è l’agenzia immobiliare. Ma la decisione è della proprietaria di casa. Gli viene detto che la signora non fitta la casa agli omosessuali. Lo scorso 26 febbraio il sito di informazione online neg.zone.it pubblica un’intervista a Raffaele. «Non esiste che io, omosessuale, non abbia diritto a un appartamento. Neanche fossi un delinquente. Sono allibito. Questa storia non può passare inosservata, non è giusto perché siamo persone, siamo esseri umani. Non è giusto essere trattati così», dichiara il ragazzo nell’intervista.
L’agenzia immobiliare alla quale si era rivolto Raffaele ha interrotto i rapporti con la proprietari di quell’appartamento. L’agenzia si è inoltre impegnata con Raffaele a trovargli un nuovo appartamento.
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